Salta ai contenuti. | Salta alla navigazione

Sezioni
Home Ricerca Missioni archeologiche PALOKASTËR, REGIONE DI GJIROKASTER (ALBANIA)

Palokaster

Dal 2018, nell’ambito delle ricerche che il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata sta conducendo nella valle del Drino, sono state avviate, con la direzione del Prof. Roberto Perna, ricerche specifiche in collaborazione con lo IAT nel castrum romano di Palokaster. Obiettivo delle ricerche è quello di analizzare le fasi di vita di un insediamento che, almeno tra IV e VI sec. d.C., sembra aver svolto un ruolo importante di servizio per il territorio in relazione al principale centro urbano di Hadrianopolis.

Il sito era già noto grazie alle ricerche condotte negli anni ’70 dagli archeologi albanesi che avevano riportato in luce le strutture di un castrum di età romana di tipo domizianeo. La sua costruzione si colloca tra la fine del III e gli inizi de IV, tra Costanzo Cloro (293 d.C.) e Licinio (308-324 d.C.) ipoteticamente sul luogo di una precedente mansio, a controllo della deviazione della viabilità bisettrice della valle del Drino verso il bacino del Bistrica.

In età bizantina la fortificazione, della quale oggi si conservano per intero il circuito murario per un’altezza anche superiore ai 2 metri, viene occupata da una chiesa già datata nel corso del VI, quando l’area fu occupata anche da una serie di sepolture ad essa connesse

Le ricerche sono state avviate a partire da una sistematica campagna di indagini geofisiche, sia georadar, sia geomagnetiche, che hanno consentito di individuare la planimetria del sistema delle baracche che caratterizza la struttura nella sua prima fase permettendo di delinearne la pianta esatta. La planimetria così realizzata ha permesso di avviare una indagine in estensione grazie alla quale sono venuti in luce un isolato intero di baracche, con i quattro incroci stradali ad esso connessi, e la chiesa bizantina che insiste sopra le strutture del Praetorium.

Sono stati quindi realizzati tre Saggi stratigrafici in profondità in uno dei quali, in particolare, è stato riportato in luce un laterizio iscritto e murato nelle fondazioni dell’abside con la dedica dell’edifico ai SS Cosma e Damiano, il cui studio ha consentito di collocare la costruzione dell’edificio tra la fine del V ed il VI sec. d.C.