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"L’orizzonte della scrittura. Leopardi, L’infinito, la traduzione"

Cronaca
L'orizzonte della scrittura

L'orizzonte della scrittura

Il 13 febbraio 2020 si è svolta, presso l’Auditorium dell’Università degli Studi di Macerata, la Giornata di studi L’orizzonte della scrittura. Leopardi, L’infinito, la traduzione, organizzata dalla Cattedra Giacomo Leopardi in collaborazione con la Sezione di Linguistica, Letteratura, Filologia (SeLLF) del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Macerata e con il patrocinio del Comitato nazionale per le celebrazioni del bicentenario de L’infinito. Dedicata alla celebrazione del celebre idillio leopardiano attraverso la sua trasposizione in lingue, canali e media diversi, la Giornata si è aperta con i saluti istituzionali e con la prima sessione moderata da Laura Melosi che ha ospitato le esposizioni di Emil Dimitrov, dell’Accademia delle Scienze di Bulgaria, con un intervento registrato appositamente per il convegno a novembre, in occasione della sua ultima visita a Macerata, e di Patrizia Oppici, che ha analizzato la traduzione e la ricezione de L’infinito in contesto francese. A seguire, Maria Paola Scialdone ha presentato un confronto sinottico tra più versioni tedesche dell’idillio leopardiano, soffermandosi sulle differenze stilistiche che hanno contraddistinto i vari autori, mentre Marco Dondero ha illustrato il Leopardi personaggio, tramite passi di opere in cui il poeta recanatese figura tra i protagonisti. La musicalità dell’idillio è stata sottolineata, poi, da Vincenzo Caporaletti, che ha condiviso con gli intervenuti gli esiti della propria ricerca dedicata alla ricorrenza di stilemi delle composizioni musicali nei 15 versi leopardiani.

Melosi_Oppici

La seconda sessione, presieduta da Manuela Martellini, ha visto le esposizioni di Costanza Geddes da Filicaia, che ha riletto L’infinito seguendo il filo dei pensieri affidati dall’autore allo Zibaldone, e di Lorenzo Abbate, che ha presentato i primi risultati del progetto di allestimento di una bibliografia delle traduzioni delle opere leopardiane in lingue occidentali e orientali. A seguire, Giuseppina Larocca ha dedicato il proprio intervento alla ricezione dell’idillio nel mondo della letteratura russa, mentre Maria Elena Paniconi e Mariangela Masullo si sono occupate del contesto arabo. In chiusura, Francesca Chiusaroli ha illustrato le modalità di traduzione rese possibili dalle lingue artificiali e da codici non verbali quali l’esperanto, l’interlingua e l’innovativo emojitaliano, un progetto curato proprio dalla studiosa maceratese.

Convegno_Infinito(1)

Convegno_Infinito(2)

La Giornata di studi si è conclusa nelle Sale Antiche della Biblioteca Comunale Mozzi-Borgetti, con l’inaugurazione della mostra L’infinito. Un racconto per immagini e documenti, realizzata in collaborazione con la Biblioteca stessa, il CNSL – Centro Nazionale di Studi Leopardiani, l’Associazione Italia Nostra (sezione di Macerata), con il patrocinio del Comune di Macerata e dedicata all’esposizione di interessanti documenti: le riproduzioni degli autografi e gli originali delle prime edizioni de L’infinito, le fotografie di Fernando Palmieri, ispirate al tema dell’infinito, e una selezione di traduzioni dell’idillio leopardiano nelle lingue del mondo, dal latino allo spagnolo, dal tedesco al finnico, dal gaelico all’armeno.

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