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Inaugurazione della mostra «Infinito Leopardi»

Locandina_InfinitoLeopardi

Locandina_InfinitoLeopardi

Il 20 dicembre a Recanati, presso il Museo Comunale di Villa Colloredo Mels, si è tenuta l’inaugurazione della mostra «Infinito Leopardi» alla presenza del sindaco di Recanati Francesco Fiordomo, dell’assessore comunale alle Politiche culturali Rita Soccio, del presidente del Centro Nazionale di Studi Leopardiani Fabio Corvatta, del consigliere del Comune di Visso Antonio Aureli, della dottoressa Laura Capozucca dell’assessorato Cultura della Regione Marche, di Gianluca Bellucci presidente di Sistema Museo e dei curatori delle mostre Laura Melosi, Lorenzo Abbate, Alessandro Giampaoli e Marco Andreani.

 

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«Infinito Leopardi» è un progetto promosso dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del bicentenario de L’Infinito di Giacomo Leopardi, istituito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MIBAC), con la partecipazione di Regione Marche, Comune di Recanati, Centro Nazionale Studi Leopardiani, Casa Leopardi, Centro Mondiale della Poesia e della Cultura e Università degli Studi di Macerata. L’arco temporale dell’intero anno 2019 dedicato all’Infinito sarà scandito da mostre di diversa natura prodotte da Sistema Museo, la società che gestisce i musei civici recanatesi. La prima parte delle celebrazioni, dal 21 dicembre 2018 fino al 19 maggio 2019, vedrà la realizzazione di due sezioni espositive.

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La prima, a cura della prof.ssa Laura Melosi, con la collaborazione del dott. Lorenzo Abbate, dal titolo “Infinità / Immensità. Il manoscritto”, vedrà la riscoperta del patrimonio leopardiano dei manoscritti di proprietà del Comune di Visso. Verranno eccezionalmente esposti tutti gli autografi vissani, tra i quali spicca per importanza quello dell’Infinito, cuore simbolico dell’intero progetto. Nelle teche trovano luogo anche le altre quattro cartelle, contenenti gli autografi dell’Epistola al conte Carlo Pepoli (1826), dei Sonetti in persona di Ser Pecora fiorentino Beccaio (1817), della Prefazione e correzioni al Petrarca, e di quattordici lettere ad Anton Fortunato e Luigi Stella (1825-1831). Attraverso la rilettura attenta di questi importanti manoscritti e la ricostruzione della loro singolare storia, la mostra si propone di condurre il visitatore in un affascinante viaggio nell’opera di Leopardi. I risultati scientifici di questo lavoro, frutto di un approfondito studio dei cimeli e della loro storia, saranno accolti in un catalogo a stampa per i tipi di Silvana Editoriale.

Con “Mario Giacomelli. Giacomo Leopardi, L’Infinito, A Silvia”, a cura di Alessandro Giampaoli e Marco Andreani, si espone la sequenza fotografica al centro di uno dei capitoli più affascinanti e meno indagati della storia della fotografia italiana del dopoguerra e dei rapporti tra letteratura e fotografia. Saranno esposti A Silvia, il celebre foto-racconto ispirato all’omonima lirica di Leopardi, nella sua versione originale del ’64, di cui fino ad oggi si erano perse le tracce e in quella del 1988, insieme con la serie de L’Infinito per dare modo al pubblico di fare un confronto e avere uno spaccato della straordinaria evoluzione stilistica di Giacomelli nel corso degli anni.

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