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Programma d’esame di Archeologia Cristiana e Medievale

Prerequisiti

Conoscenza di base dei temi essenziali dell’Archeologia Classica e della storia delle società mediterranee tra la fine dell’Antichità e il primo Medioevo.

 

Obiettivi del corso

Il corso si prefigge di fornire le conoscenze di base relative allo sviluppo e all’organizzazione delle comunità cristiane tra tarda Antichità e alto Medioevo tramite l’analisi incrociata delle testimonianze archeologiche e della documentazione storica. Allo scopo si analizzeranno i monumenti di committenza cristiana, contestualizzandone la comparsa nell’ambito dei processi di trasformazione delle strutture urbane e rurali registrati nei territori dell’Impero romano (con particolare riferimento alla Penisola italiana e alle regioni limitrofe) tra l’età tetrarchico-costantiniana e il VII secolo d.C.

 

Programma del corso

Definizione e storia della disciplina. Fonti e strumenti per l’Archeologia Cristiana e Medievale.

Le origini dell’architettura monumentale cristiana; forme, funzioni e programmi decorativi degli edifici di culto cristiani; città e campagne tra III e VII secolo d.C., la definizione di una topografia nel tessuto insediativo di città, suburbia e campagne; aree funerarie e santuari nella “città dei morti”; il culto dei martiri; il ciclo liturgico e il tempo cristiano.

 

Libri di testo/libri consigliati (A = adottati; C = consigliati)

(A) G.P. Brogiolo, Le origini della città medievale, Società Archeologica Padana, Mantova 2011, pp. 1-146.

 

(A) G.P. Brogiolo, A. Chavarría Arnau, Aristocrazie e campagne nell’Occidente da Costantino a Carlo Magno, All’Insegna del Giglio, Firenze 2005, pp. 7-87, 127-150.

 

(A) G. Cantino Wataghin, s.v. “Topografia cristiana”, in A. Di Berardino (a cura di), Nuovo Dizionario Patristico e di Antichità Cristiane, III volume, Marietti, Roma 2008, cc. 5407-5416.

 

(A) V. Fiocchi Nicolai, Strutture funerarie ed edifici di culto paleocristiani di Roma dal IV al VI secolo, Pontificia Commissione di Archeologia Cristiana, Città del Vaticano 2001.

 

(A) V. Fiocchi Nicolai, “Le aree funerarie cristiane di età costantiniana e la nascita delle chiese con funzione sepolcrale”, in Acta XVI Congressus Internationalis Archaeologiae Christianae, Romae (22-28.9.2013). Costantino e i Costantinidi. L’innovazione costantiniana, le sue radici e i suoi sviluppi, Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana, Città del Vaticano 2016, pp. 619-670.

 

(A) V. Fiocchi Nicolai, “Le chiese rurali di committenza privata e il loro uso pubblico (IV-VI secolo), in Rivista di Archeologia Cristiana, 93, 2017, pp. 203-247.

 

(C) M.Y. Perrin, “Il nuovo stile missionario: la conquista dello spazio e del tempo”, in Ch. Pietri, L. Pietri (a cura di), Storia del Cristianesimo. La nascita di una cristianità (250-430), Borla/Città Nuova, Roma 2000, pp. 549-584.

 

(C) G. Volpe, “Il ruolo dei vescovi nei processi di trasformazione del paesaggio urbano e rurale”, in G.P. Brogiolo, A. Chavarría Arnau (a cura di), Archeologia e società tra Tardo Antico e Alto Medioevo, Società Archeologica Padana, Mantova 2007, pp. 85-106.

Altre informazioni/materiali aggiuntivi

Il materiale didattico di supporto allo studio (presentazioni, immagini, testi, ecc.) sarà reperibile alla pagina personale del docente nella sezione “Materiali”. Gli appunti e i materiali delle lezioni possono essere integrati con le letture consigliate. Inoltre, il docente si rende disponibile a mettere a disposizione degli studenti non frequentanti materiali di supporto allo studio del programma.

Metodi didattici

Il corso ha un taglio didattico teorico di impronta storiografica. Alle esposizioni frontali di carattere generale si affiancheranno analisi di singoli casi-studio. durante le lezioni ci si avvarrà di PowerPoint per facilitare la comprensione degli argomenti trattati e per stimolare la partecipazione attiva degli studenti.

Modalità di valutazione

La valutazione avverrà tramite una prova orale, durante la quale lo studente dovrà dimostrare di avere acquisito le conoscenze di base circa i temi e i casi-studio esaminati a lezione. Allo scopo, gli sarà chiesto di commentare le immagini dei contesti, edifici e opere presentati durante il corso (40% della valutazione complessiva); inoltre, dovrà essere in grado di situare tali monumenti nel più ampio contesto storico, sociale e storico-artistico che li ha prodotti (40% del voto finale). Saranno infine valutate la capacità argomentativa, quella di sintesi e l’uso del lessico specifico della disciplina (ultimo 20%).

Lingue, oltre all'italiano, che possono essere utilizzate per l'attività didattica

 

Italiano