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Home Didattica Modalità per l'attribuzione del voto nelle prove finali

Modalità per l'attribuzione del voto nelle prove finali

CORSO DI LAUREA IN FILOSOFIA


1. Per essere ammessi alla prova finale occorre avere conseguito tutti i crediti nelle attività formative previste dal piano di studi.
2. La prova finale consiste nella presentazione e discussione di un elaborato scritto su un argomento scelto nell'ambito di uno degli insegnamenti offerti dal Corso o dagli altri Corsi, di cui si sia sostenuto il relativo esame, e concordato con un docente.
3. Nella elaborazione della prova finale lo studente dovrà dimostrare di:
- saper produrre autonomamente un testo frutto di una rielaborazione personale,
- saper mettere a profitto le conoscenze acquisite nel corso del triennio,
- saper individuare un percorso coerente all'interno dell'argomento prescelto,
- dare prova della maturata capacità di giudizio,
- saper individuare i principali punti di snodo dell'argomento trattato,
- saper individuare un adeguato apparato bibliografico.
4. In occasione della discussione finale, che è pubblica, il candidato dovrà dar prova di saper esporre ed argomentare la tesi proposta, dimostrando inoltre, tramite il colloquio orale il consolidamento delle proprie competenze filosofiche e comunicative.

La prova finale è giudicata superata qualora sia l'elaborato sia la discussione dello stesso risultino sufficienti. Il voto finale è determinato dalla Commissione di Laurea in base a tre elementi che concorrono ad un unico giudizio:
a) calcolo della media dei voti degli esami di profitto (di competenza della Segreteria Studenti);
b) punteggi aggiuntivi per la durata e la qualità della carriera (un punto per ciascuna voce: laurea in corso, presenza di almeno 3 voti con lode, partecipazione al programma Erasmus): per un massimo di 3 punti (di competenza della Commissione di laurea);
c) valutazione della prova finale (elaborato e discussione): per un massimo di 3 punti (di competenza della Commissione di laurea). Il Presidente della Commissione, sentiti il relatore e il correlatore, propone il voto finale di laurea, che viene attribuito a maggioranza dei membri presenti in Commissione. Agli studenti che raggiungono il voto massimo di laurea (110 su 110 punti) può essere attribuita la lode su proposta del relatore e con voto unanime della Commissione.
Le commissioni giudicatrici delle prove finali abilitate al conferimento del titolo di studio sono nominate dal Direttore di Dipartimento su proposta del Presidente del Consiglio del Corso di studio. Esse sono composte, di norma, da almeno tre membri tra professori di I e di II fascia, ricercatori assistenti del ruolo ad esaurimento. Le funzioni di Presidente delle Commissioni sono svolte dal professore, di norma di prima fascia, più anziano nel ruolo ovvero, ove presente, dal Direttore del Dipartimento o dal Presidente del consiglio del Corso di studio. Possono far parte delle Commissioni giudicatrici delle prove finali anche professori a contratto in servizio nell'anno accademico interessato, nonché professori dei Dipartimenti diversi da quelli presso i cui corsi di studio sono iscritti i candidati, fatte salve le normative specifiche vigenti
Le prove finali per il conseguimento dei titoli sono pubbliche.

CORSO MAGISTRALE IN SCIENZE FILOSOFICHE

La prova finale consiste nella presentazione e discussione di un elaborato scritto, ed è concordata nell'ambito di uno degli insegnamenti impartiti nell'ambito del Corso di Studio o in altro Corso impartito nell'Ateneo.
Per essere ammessi alla prova finale occorre avere conseguito tutti i crediti nelle attività formative previste dal piano di studi.
Nella preparazione della prova finale lo studente deve mostrare:
- di saper organizzare autonomamente il lavoro di ricerca,
- di saper individuare un percorso coerente ed originale all'interno del tema prescelto;
- di sapersi orientare nell'ambito della bibliografia, sia questa principale che secondaria (in lingua italiana e in lingua straniera), scegliendo i testi con consapevolezza e competenza e
- di sapersi confrontare in modo critico ed originale con le tesi proposte.
In occasione della discussione finale il candidato deve dar prova della capacità di saper esporre ed argomentare la tesi proposta.
La prova finale è giudicata superata qualora sia l'elaborato sia la discussione dello stesso risultino sufficienti.
Nel caso in cui sia l'elaborato sia la discussione risultino non sufficienti, la prova non è superata.

In occasione della discussione finale il candidato deve dar prova della capacità di saper esporre ed argomentare la tesi proposta, di aver consolidato conoscenze e competenze in ambito filosofico e le proprie capacità comunicative.

La prova finale è giudicata superata qualora sia l'elaborato sia la discussione dello stesso risultino sufficienti.

Il voto finale è determinato dalla Commissione di Laurea in base a tre elementi che concorrono ad un unico giudizio:
a) calcolo della media dei voti degli esami di profitto (di competenza della Segreteria Studenti);
b) punteggi aggiuntivi per la durata e la qualità della carriera (di competenza della Commissione di laurea): un punto attribuibile a ciascuna delle seguenti voci: laurea in corso, 3 voti con lode, partecipazione al programma Erasmus , per un valore massimo di 2 punti
c) valutazione della prova finale (di competenza della Commissione di laurea) fino ad un massimo di 5 punti
d) si prevede la possibilità si sottrarre fino ad un massimo di 5 punti al voto derivante dalla media dei voti degli esami di profitto, nel caso di elaborato o di discussione finale giudicati del tutto insufficienti.

Il Presidente della Commissione, sentiti il relatore e il correlatore, tenuto conto della carriera dello studente, propone il voto finale di laurea, che viene attribuito a maggioranza dei membri presenti in Commissione. Al termine della discussione dell'elaborato la Commissione, tenuto conto dei criteri sopra indicati, delibera il voto finale complessivo.
Agli studenti che raggiungono il voto massimo di laurea (110 su 110 punti) può essere attribuita la lode su proposta del relatore e con voto unanime della Commissione.

Inoltre, se durante la discussione della tesi di laurea magistrale si riscontrasse una particolare ricchezza della ricerca bibliografica, adeguatezza della considerazione delle ricerche sull'argomento, considerazioni originali e capacità di applicazione alla ricerca, la Commissione, previa deliberazione, da parte del Consiglio, di un secondo relatore, su proposta dei relatori e con voto unanime potrà attribuire alla tesi la 'dignità di stampa'.