L'educazione è fuori
Dettagli dell'evento
Quando
dalle 18:00 alle 20:00
Dove
Presentazione del libro
L'educazione è fuori
L'esperienza di Bimbisvegli a Serravalle D'Asti
- Intervengono Antonino Attanasio, Giuseppe Campagnoli, Evelyn Manoni, Giampiero Monaca, Paolo Mottana, Anna Oliverio Ferraris e Giuseppe Paschetto, coordinati da Paola Nicolini
L'evento può essere seguito online su piattaforma Blackboard Collaborate
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La pratica educativa Bimbisvegli nasce dalla costante osservazione, sperimentazione e verifica, in contesto di orario curricolare di scuola primaria pubblica, di quelli che sono i bisogni e le caratteristiche sia del gruppo classe, ma anche dei singoli bambini e bambine con i quali gli insegnanti condividono il percorso educativo e didattico, privilegiando un approccio ludico ed esperienziale, attraverso cui accogliere i percorsi della loro fantasia, emotività e corporeità.
Bimbisvegli intende contemplare contemporaneamente sia una didattica analitica per discipline, che una didattica sintetica per competenze, attraverso il sistema delle “grandi imprese”, intese come contenitori progettuali interdisciplinari da vivere a scuola nel quotidiano. Si propone di porre grandissima attenzione ai bisogni e alle tappe di sviluppo, adottando strumenti educativi e didattici adeguati come il gioco, la simulazione, la sperimentazione attiva, il movimento, l’attivazione sensoriale e il lavoro in piccolo e grande gruppo come palestra per l’esercizio della cittadinanza attiva.
Il progetto richiede agli/alle insegnanti di considerarsi compagni/e di viaggio esperti e solidali, e si pone come proposta di scuola aperta all’aperto, un ponte tra società e vita dei piccoli e delle piccole. L’ambiente, inteso come strutturale e strutturante, è considerato come un attivo attore nelle interazioni educative e didattiche, non un mero scenario o un semplice contenitore.
Il progetto attua una didattica pienamente in linea, in ogni suo punto, con le indicazioni ministeriali.
Il nome stesso, Bimbisvegli, racchiude in sé i pilastri su cui si incardina l’intero intervento educativo. Con l’utilizzo della parola bimbi si indica l’impegno a sostenere i diritti basilari dell’infanzia, rispettando le caratteristiche delle tappe evolutive personali e del gruppo, ponendo in essere attività prevalentemente basate su un approccio coinvolgente e sensoriale. Ricordando le specificità del momento evolutivo in cui si trovano i bambini e le bambine di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, molte attività sono introdotte con il gioco, secondo la massima “fare tutto con il gioco ma niente per gioco”, come sosteneva Baden Powell, ideatore del metodo scout. La sperimentazione diretta di fenomeni, relazioni e reazioni viene utilizzata come modalità abituale.
“Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio comprendo” sostiene una nota massima di Confucio. Con l’aggettivo svegli si riconosce ai bambini e alle bambine, cittadini e cittadine del mondo fin da subito, il diritto di porsi domande, trovare e proporre soluzioni, esprimersi con la consapevolezza di essere ascoltati».
Se ancora ci fossero dubbi che la scuola debba uscire dalla scuola e che l’educazione è fuori, mercoledì 14 luglio alle 18 li chiariremo, presentando il libro uscito da poco e scaricabile gratuitamente dal sito delle EUM