Salta ai contenuti. | Salta alla navigazione

Image Portlet
Image Portlet
Sezioni
Home Qualità Consultazione portatori di interesse

Consultazione portatori di interesse

 

ANNO 2022  - CONSULTAZIONI CON I PORTATORI DI INTERESSE

L-10 LETTERE e LM-14/LM-15 FILOLOGIA CLASSICA E MODERNA

Il giorno 31 maggio 2022, presso l’aula Erodoto del polo Tucci, è organizzato (in presenza e con collegamento sulla piattaforma Blackboard collaborate) l’incontro dei rappresentanti del Consiglio unificato delle Lauree in Lettere con le parti sociali. Scopo dell’incontro è verificare la rispondenza dell’offerta didattica delle classi L 10 Lettere e LM 14/15 Filologia classica e moderna con le nuove esigenze formative dettate da un contesto lavorativo e culturale in mutamento, ed acquisire, quindi, utili elementi di valutazione anche al fine di un eventuale aggiornamento dei relativi ordinamenti e piani di studio.
Partecipano in rappresentanza del CU i professori Roberto Perna, Carlo Pongetti, Claudio Micaelli, Laura Melosi, Simona Antolini, Carla Carotenuto, Silvia Fiaschi, Maria Grazia Moroni;
Senigagliesi, Rappresentante degli studenti;
in rappresentanza delle parti sociali,
Ivan Antognozzi, Fondazione Marche Cultura;
Elena Calandra, MIBACT, Servizio II - Scavi e tutela del patrimonio archeologico;
Alessandro Carlorosi, associazione Paesaggio dell’Eccellenza
Giulia Ciarapica, book blogger /promotrice letteraria nei social media
Sofia Cingolani, Direzione regionale musei
Massimiliano Duca per l’ISTAO;
Stefania Gelsomini, casa editrice Liberilibri;
Marcella Giorgio, Associazione nazionale degli Archeologi;
Raffaella Lattanzi, Liceo classico-linguistico ‘Leopardi’ Macerata;
Paola Pagnanelli, Resto del Carlino;
Meri Petrini, Biblioteca comunale Mozzi-Borgetti Macerata;
Franco Scoppolini, ETT s.p.a.
Michele Spagnuolo, Playmarche srl;
Matteo Tadolti, Abaco società cooperativa

L-10
Il giudizio sull’offerta della L10 è sostanzialmente positivo avendo come obiettivo quello dell’avvio alla formazione docente.
È apprezzato il percorso formativo che punta su conoscenze e competenze fondamentali dell’ambito linguistico e storico-letterario, con un approccio ‘generalista’
L’ampio bagaglio contenutistico a cui si avvia lo studente forma lavoratori flessibili, capaci di scrivere e comunicare, di comprendere il cambiamento anche quello legato ai social network;
Viene riconosciuta l’importanza di una formazione di base rappresentata da titoli tradizionali cui andrà piuttosto aggiunto il conseguimento del titolo magistrale indirizzato a settori quali quello archeologico-museale, della biblioteconomia e della gestione degli archivi, dell’ambito giornalistico.
Nondimeno viene espressa l’esigenza che la imprescindibile formazione ‘tradizionale’ vada incontro alle richieste delle nuove forme di comunicazione dei social network, preparando alle mutate vesti dell’editoria digitale, non circoscritte solo all’editing
È auspicata da più parti una maggiore competenza digitale in senso ampio, a livello di comunicazione e di gestione, una conoscenza degli strumenti e delle opportunità che il digitale offre in tutti gli ambiti.
A ciò si affianca una sentita richiesta di capacità progettuale, attualmente divenuta fondamentale per accedere a bandi e all’erogazione di fondi, ovvero la capacità di formulazione coerente di un progetto, conoscenza dei relativi tecnicismi e norme.
È auspicata, altresì, una maggiore conoscenza del territorio regionale e della relativa offerta culturale.
Inoltre, a fronte di un’effettiva competenza dei giovani laureati, è riscontrata una difficoltà ad inserirsi concretamente nell’ambito lavorativo, ad integrarsi nell’azienda, difficoltà che si potrebbe ovviare aiutando maggiormente gli studenti nell’inserimento nel mondo del lavoro.
Nell’ottica di una innovazione che aggiunge ed arricchisce per rispondere alle nuove esigenze della realtà, viene peraltro suggerito per la magistrale, di per sé valida, un percorso più ampio e differenziato o anche in lingua, al fine di favorire la prosecuzione degli studi nell’Ateneo maceratese.

LM-14/LM-15

Dagli interventi dei vari rappresentati delle parti sociali, che sono espressione di istanze proprie del mondo della cultura, della formazione e della comunicazione (scuola, musei, biblioteche, editoria) e della realtà imprenditoriale impegnata nella valorizzazione e promozione del territorio ad ampio raggio (dai beni storico-culturali alla realtà ambientale e industriale), emerge un giudizio sostanzialmente positivo sull’offerta proposta che ha come primo obiettivo quello della formazione docente. In particolare viene espresso un generale apprezzamento per un percorso formativo di tipo ‘tradizionale’, fondato su conoscenze e competenze fondamentali dell’ambito linguistico e storico-letterario.
Il saldo bagaglio contenutistico fornito da una laurea in Lettere classiche o moderne forma lavoratori capaci di comprendere il cambiamento e rispondere alle nuove sfide, quale quella rappresentata dal complesso e mutevole mondo dei social network; un percorso che, insomma, non sacrifichi il contenuto al contenitore, le nuove competenze a quelle di base.
Viene riconosciuta l’importanza di una formazione di base cui andrà piuttosto aggiunto il conseguimento di ulteriori titoli professionalizzanti con master e specializzazioni in settori specifici, quali quello archeologico-museale, della biblioteconomia e della gestione degli archivi, dell’ambito giornalistico.
Nondimeno viene espressa l’esigenza che la imprescindibile formazione ‘tradizionale’ vada incontro alle richieste delle nuove forme di comunicazione dei social network, preparando alle mutate vesti dell’editoria digitale, non circoscritte solo all’editing ma che riguardano la multiforme promozione social, con la figura del social media menager, del promotore librario nel web, ideatore di podcast e riviste letterarie online.
È auspicata da più parti una maggiore competenza digitale in senso ampio, a livello di comunicazione e di gestione, una conoscenza degli strumenti e delle opportunità che il digitale offre in tutti gli ambiti.
A ciò si affianca una sentita richiesta di capacità progettuale, attualmente divenuta fondamentale per accedere a bandi e all’erogazione di fondi, ovvero la capacità di formulazione coerente di un progetto, conoscenza dei relativi tecnicismi e norme.
Ai fini dell’individuazione di sbocchi lavorativi sarebbe importante una maggiore conoscenza dell’offerta culturale del territorio regionale e del territorio regionale stesso.

Da parte dell’Associazione nazionale degli Archeologi viene sottolineato che la L10 e la LM 14/15, perfettamente coerenti per l’accesso all’insegnamento, presentano lacune per quanto riguarda l’accesso alle professionalità archeologiche.

Verbale incontro del 31 maggio 2022: L-10 - LM-14/LM-15

LM-84 STORIA E ARCHEOLOGIA PER L'INNOVAZIONE

Non avendo il Corso concluso ancora il suo primo ciclo biennale e non avendo a disposizione dati per valutare i primi esiti della recente modifica di ordinamento, non sono state ancora previste consultazioni con le parti sociali, che verranno realizzate successivamente.

ANNO 2020  - CONSULTAZIONI CON I PORTATORI DI INTERESSE

LM-84 RICERCA STORICA E RISORSE DELLA MEMORIA

Il giorno 27 ottobre 2020, alle ore 17, sono state convocate dal Consiglio di Classe le parti sociali al fine di valutare la proposta di modifica di ordinamento della LM84 (Scienze storiche e Risorse della Memoria), elaborata da apposita commissione, discussa nel Consiglio Unificato delle Classi delle Lauree in Lettere e Storia del 26 ottobre 2020 e avanzata dal Consiglio stesso con nuova denominazione Storia e archeologia per l’innovazione.
Sono presenti, in modalità a distanza, per le parti sociali: Enrico Corinti (impresa di Digital Marcketing), Alessandro Carlorossi (Associazione culturale il Paesaggio delle Eccellenze), Massimiliano Duca (ISTAO), Alessandro Garrisi (Associazione Nazionale Archeologi), Marco Filisetti (Ufficio Scolastico Regionale), Nicoletta Frapiccini (Direzione Regionale Musei Marche), Raffaella Lattanzi (Associazione studi classici , Liceo Classico Macerata ), Giuliana Pascucci (conservatrice Musei del Comune di Macerata), Carmina Laura Giovanna Pinto (Ufficio Scolastico Regionale), Franco Scoppolini (ETT S.p.A.), Rita Soccio (Assessore alle politiche culturali del Comune di Recanati), Michele Spagnuolo (AD di Playmarche srl), Matteo Tadolti (AD di Soc. ABACO Coopertativa).
Hanno giustificato la loro assenza, inviando un giudizio in forma scritta che si allega al presente verbale, Sofia Cingolani (Direzione Regionale Musei Marche; allegato 1), Barbara Menicucci (Liceo Classico Macerata), Marta Mazza (Soprintendente per l’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche allegato 3).
Il Presidente presenta gli elementi salienti della proposta di modifica di ordinamento in fase di elaborazione e già discussa in Classe nel corso del Consiglio del 26 ottobre, sottolinea come la proposta di modifica risponda alla richiesta di potenziamento della LM84 in Storia, tenendo conto dei suggerimenti delle parti sociali emersi nel precedente incontro del 6 maggio 2019 e presenta alla discussione i punti salienti di questo progetto:
1 – divisione del percorso in due curricula 'Età antica e archeologia' e ' Dal medioevo alla contemporaneità ', che rende maggiormente evidenti e al contempo rafforza le risorse e qualità riconosciute alla formazione offerta dal corso;
2 – Forte e caratterizzante presenza trasversale della componente legata all’innovazione, alle digital humanities ed alle relazioni con il mondo del lavoro;
3 – attività pratiche e stage, al fine di approfondire competenze più tecniche.

Verbale incontro del 27 ottobre 2020

ANNO 2019  - CONSULTAZIONI CON I PORTATORI DI INTERESSE

L-10 LETTERE, LM-14/LM-15 FILOLOGIA CLASSICA E MODERNA E LM-84 RICERCA STORICA E RISORSE DELLA MEMORIA

Il 6 maggio 2019 è stato organizzato un incontro presso la Sala riunioni del "Coturfidi". Alla consultazione  erano presenti Matteo Tadolti (Amministratore dell'Abaco Soc. Cooperativa), Raffaella Lattanzi (Presidente Associazione studi classici - Delegazione provinciale Macerata), Stefania Benatti (Direttrice della Fondazione Marche cultura), Romina Quarchioni (Presidente ICOM Marche), Giuliana Pascucci (Responsabile Ufficio Musei del Comune di Macerata), Massimiliano Duca (Responsabile placement di ISTAO), Paola Pagnanelli (Giornalista "Il Resto del Carlino), Barbara Menicucci (Delegata del Preside del Liceo Classico "G. Leopardi" Macerata), Meri Petrini (Responsabile della Biblioteca "Mozzi Borgetti" del Comune di Macerata), Giuseppe Bellucci (AD della srl "Sistema Museo"), Michele Spagnuolo (AD di "PlayMarche srl"), Kevin Ferrari (Funzionario MIBACT), Ilaria Venanzoni (Fuzionaria MIBACT), M. Orazi (AD della casa editrice "Quodlibet"). Ha inoltre inviato una relazione Nicoletta Frapiccini (Direttrice del Museo archeologico Nazionale delle Marche-MIBACT)
Erano inoltre presenti i professori: R. Perna (Presidente della Classe e Delegato del Dipartimento per i rapporti con il territorio), Prof. G. Frenguelli (Delegato del Dipartimento per il placement), C. Carotenuto (Docente della Classe e rappresentante del PQA), M. G. Moroni (Docente della Classe e rappresentante della Commissione paritetica), S. Antolini (Docente della Classe e rappresentante del Gruppo di Riesame), R. Piccioni (Docente della Classe)
Il Presidente ha rapidamente illustrato l'organizzazione dei corsi evidenziando, per le Classi afferenti al Consiglio Unificato delle Lauree in Lettere e Storia, gli esiti delle consultazioni precedenti, le attività messe in campo per rispondere agli stimoli proposti dalle parti sociali ed i risultati ottenuti in termini di apprendimento e numero di iscritti, che possono ritenersi buoni per la L10, meno significativi per la LM84 e la LM14-15.
Per quanto riguarda la classe L10 dagli interventi dei convenuti è possibile sintetizzare un sostanziale apprezzamento per l'organizzazione dei percorsi, che garantiscono una significativa quantità di contenuti culturali, buoni livelli di apprendimento ed una formazione utile agli sbocchi professionali legati all'insegnamento.
Nonostante questo si segnala come sempre più studenti ritengano l'insegnamento una seconda opportunità rispetto a professioni proiettate nel futuro.
Riconosciuta è la qualità dei risultati nelle materie caratterizzanti i corsi e condiviso l'invito a approfondire e articolare in maniera più dettagliata i settori in cui la Classe ha espresso negli anni più significativi risultati in termini di ricerca e didattica e dove le tradizioni sono più affermate, ai fini della valorizzazione delle competenze specifiche dei corsi classici.
Al contempo si rileva la necessità, evitando generalizzazioni e tecnicismi, di acquisire competenze trasversali (anche attraverso percorsi alternativi in materie non strettamente attinenti ai percorsi tradizionali), che consentano agli studenti di acquisire competenze, utili al confronto con il mondo del lavoro, legate al social media managing e alla social media communication, alla legislazione italiana ed europea in tema di beni culturali, alla valorizzazione ed alla progettazione culturale in genere.
Si è anche evidenziata la necessità di rafforzare le competenze nella conoscenza e nell'uso dell'inglese.
I rappresentanti delle parti sociali hanno fatto inoltre presente che il comparto della gestione museale presenta significativi sbocchi lavorativi soprattutto per quanto riguarda il settore archeologico, in relazione al quale, nonostante la qualità degli insegnamenti tradizionali (evidenziata dai numerosi tirocini di scavo), si rilevano significative lacune su materie di base.
Per quanto riguarda la LM14-15 i rappresentanti delle parti sociali, pur riconoscendo la qualità dei livelli di apprendimento ed una formazione utile agli sbocchi professionali legati all’insegnamento, evidenziano come sempre più studenti ritengano l’insegnamento una seconda opportunità rispetto a professioni proiettate nel futuro.
In relazione a questo aspetto, in particolare, i percorsi sembrano troppo generici, al punto da non valorizzare in maniera adeguata le competenze e le tradizioni presenti nell’ambito della Classe.
Un punto di forte debolezza è proprio la struttura dell’Interclasse, che non consente di approfondire e articolare in maniera significativa i settori in cui la Classe ha espresso negli anni più significativi risultati in termini di ricerca e di didattica e dove le tradizioni sono più affermate. Proprio attraverso la specializzazione (conditio sine qua non per lavorare nell’industria culturale), su settori specifici inseriti in percorsi di eccellenza, la classe potrebbe diventare anche ricettiva nei confronti di studenti stranieri, in particolare del mondo cinese, con il quale l’Ateneo ha istituito forti legami da diversi anni.
Particolari opportunità sono offerte dalle professioni legate alla ricerca, tutela e gestione del patrimonio culturale, in particolar modo per quanto attiene il settore dei musei, con particolare attenzione all’ambito archeologico, in relazione al quale si è fatta notare la totale occupazione degli archeologi marchigiani e la difficoltà a reperire personale specializzato. In relazione alla formazione specifica, pur apprezzando la qualità dei risultati negli insegnamenti presenti, resa fattiva anche dai numerosi tirocini di scavo, rari in altri Atenei, si sono rilevate significative lacune su materie di base, come quelle legate alle metodologie, al rapporto con il territorio, alle civiltà picena (importante per le professioni in area marchigiana) ed al mondo tardoantico e bizantino. Queste carenze costituiscono uno dei motivi dell’abbandono dell’Ateneo nel passaggio dal percorso triennale a quello magistrale.
Le parti sociali propongono anche di favorire l’acquisizione di competenze in materie non strettamente attinenti ai percorsi tradizionali che consentano agli studenti di acquisire competenze utili al confronto con il mondo del lavoro, legate in particolare al social media managing e alla social media communication, alla legislazione italiana ed europea in tema di beni culturali, alla valorizzazione alla progettazione culturale ed all’industria culturale in genere. Lo studente, pur restando centrali le competenze specifiche dei corsi classici, deve maturare un lessico specialistico che gli consenta di comunicare con i professionisti del settore nel quale andrà ad interagire.
Si rileva inoltre l’assenza di una formazione di III livello, ormai necessaria per l’accesso ai ruoli del MIBACT e per l’assunzione di posizioni apicali nel settore privato.
Per quanto riguarda la LM84, i rappresentanti delle parti sociali, pur riconoscendo la qualità dei livelli di apprendimento ed una formazione utile agli sbocchi professionali legati all’insegnamento, evidenziano come sempre più studenti ritengano l’insegnamento una seconda opportunità rispetto a professioni proiettate nel futuro.
In questo aspetto, anche grazie alle recenti modifiche di ordinamento i percorsi sono sembrati sufficientemente congrui, anche se si ritiene comunque opportuno stimolare gli studenti con corsi che possano proiettarli nel futuro, anche attraverso una più significativa specializzazione, che è la conditio sine qua non per lavorare nell’industria culturale.
Le parti sociali propongono dunque di favorire l’acquisizione di competenze in materie non strettamente attinenti ai percorsi tradizionali, che da una parte consentano agli studenti di acquisire competenze utili al confronto con il mondo del lavoro e legate in particolare al social media managing, alla social media communication, alla valorizzazione, alla progettazione culturale, all’industria culturale in genere, dall’altra di acquisire un lessico specialistico per comunicare con i professionisti del settore nel quale si andrà ad interagire.
Particolari opportunità sono offerte dalle professioni legate alla ricerca, tutela e gestione del patrimonio culturale, in particolar modo per quanto attiene il settore dei musei, con particolare attenzione all’area archeologica, in relazione al quale si è fatta notare la totale occupazione degli archeologici marchigiani e la difficoltà a reperire personale specializzato. In relazione proprio alla formazione specifica, pur apprezzando la qualità dei risultati negli insegnamenti presenti, resa fattiva anche dai numerosi tirocini di scavo (rari in altri Atenei), si sono rilevate significative lacune su materie di base, come quelle legate alle metodologie, al rapporto con il territorio, alle civiltà picena (importante per le professioni in area marchigiana) ed al mondo tardoantico e bizantino. Tale carenza costituisce uno dei motivi dell’abbandono dell’Ateneo maceratese tra la triennale e la magistrale.
Si rileva inoltre l’assenza di una formazione di III livello ormai necessaria per l’accesso ai ruoli del MIBACT e per l’assunzione di posizioni apicali nel settore privato.

Verbale incontro del 6 maggio 2019

ANNO 2017 - CONSULTAZIONI CON I PORTATORI DI INTERESSE

L-10 LETTERE, LM-14/LM-15 FILOLOGIA CLASSICA E MODERNA E LM-84 RICERCA STORICA E RISORSE DELLA MEMORIA

Il giorno 20 settembre 2017 alle ore 17,30, presso l'Aula Confucio del Dipartimento di Studi Umanistici si è tenuto l'incontro di consultazione tra i rappresentanti del CdS e le organizzazioni rappresentative della produzione e delle professioni di riferimento nel sistema socio-economico, per un parere sul progetto formativo per l'a.a. 2017-2018.
Erano presenti all'incontro:
- Per il CdS: prof.ssa Laura Melosi (presidente del CCU di Lettere e Storia), prof. Carlo Pongetti (direttore del Dipartimento di Studi Umanistici), prof.ssa Maria Grazia Moroni (presidente della Commissione paritetica docenti-studenti), prof. Roberto Lambertina (Presidente del PQA), prof. Roberto Perna (delegato del Dipartimento ai rapporti con il territorio), prof. Roberto Palla (delegato del Dipartimento alla ricerca), prof.ssa Maela Carletti (docente rappresentante del CdS). Ha partecipato alla prima parte dei lavori, in forma assembleare il delegato del Dipartimento all'inserimento occupazionale, prof. Gianluca Frenguelli.
Erano presenti a rappresentare il mondo delle imprese e del lavoro in genere: R. Lattanzi (Presidente Associazione Cultura Classica delegazione di Macerata), N. Frapiccini (Funzionario del Polo Museale delle Marche), L. Casadei (amministratrice delegata di Kora s.r.l.), M. Duca (funzionario ISTAO), L. Ricci (presidente CESMA).
La Presidente ha riassunto gli esiti dell'incontro del giugno 2016 evidenziando le attività messe in campo per l'ulteriore potenziamento delle abilità linguistiche e delle abilità informatiche applicate alla valorizzazione del patrimonio culturale.
Gli interventi dei rappresentanti del mondo del lavoro si focalizzano essenzialmente su sette punti fondamentali:
-Prosecuzione del potenziamento delle competenze informatiche.
-Necessità di valorizzare e potenziare le relazioni fra scuole superiori ed Università, solo in alcuni casi già in atto.
-Necessità del potenziamento degli insegnamenti legati alla valorizzazione e fruizione del sistema dei musei e dei parchi archeologici (riallestimenti, sistemazione dell'esistente).
-Difficoltà da parte delle aziende private che operano nel settore archeologico nel trovare persone specializzate con titoli adeguati ai nuovi standard.
-Necessità di arricchire le soft skills e, nei percorsi postlauream, stimolare i ragazzi ad acquisire in autonomia competenze non attinenti al percorso specifico.
-Utilità del potenziamento degli stage e del consolidamento del rapporto tra studenti e mondo del lavoro.
Per quanto riguarda la classe LM-84 l'interesse del sistema produttivo per la preparazione in campo storico è stato confermato da questo incontro e dalla consultazione che si è svolta in data 28/06/2016. Entrambi gli incontri, hanno in particolare confermato una specifica attenzione da parte del mondo produttivo verso le capacità acquisibili in un corso di studi umanistico. È stata soprattutto apprezzata la capacita del CdS di fornire e sviluppare: una solida formazione di base; abilità nell'uso di competenze logiche elevate; competenze elevate relative alla comunicazione, sia orale sia scritta; una formazione che miri all'acquisizione di abilità relazionali e interpersonali; spirito di impresa.
Sono tuttavia emerse alcune carenze negli aspetti più spiccatamente professionalizzanti e di conseguenza si
è profilata la necessità di modifiche di ordinamento.

Sintesi delle consultazioni preliminari alla richiesta di modifica di ordinamento della classe LM84

Verbale incontro del 20 settembre 2017

ANNO 2016 - CONSULTAZIONI CON I PORTATORI DI INTERESSE


L-10 LETTERE, LM-14/LM-15 FILOLOGIA CLASSICA E MODERNA E LM-84 RICERCA STORICA E RISORSE DELLA MEMORIA

Il 28 giugno 2016, organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici, il si è svolto un incontro con le organizzazioni rappresentative della produzione e delle professioni di riferimento per i CdS di Lettere, Filologia classica e moderna e Ricerca storica e risorse della memoria.
Vi hanno preso parte: la direttrice della Pinacoteca civica "Marco Moretti" di Civitanova Marche, l'amministratore delegato Streelib Editore, la funzionaria archeologa della Soprintendenza per i Beni archeologici delle Marche, la presidente dell'Associazione italiana di cultura classica – Delegazione di Macerata, il direttore di Edulingua-Laboratorio di lingua e cultura italiana, il soprintendente dell'Arena Sferisterio di Macerata, il delegato del Centro Studi Marche-CESMA, l'architetto esperto di urbanistica e valorizzazione dei beni artistici e paesaggio, l'amministratore delegato PlayMarche s.r.l. Hanno risposto ai questionari inviati per posta l'amministratore delegato della Case editrice Leo S. Olschki di Firenze, il presidente del coordinamento delle Consulte di Archeologia, Filologia e Storia dell'Antichità.
La discussione ha preso in esame la denominazione dei CdS, gli obiettivi formativi, le figure professionali e gli sbocchi previsti, i risultati di apprendimento attesi e il quadro delle attività formative, le opinioni delle aziende sui tirocini.
Per quanto riguarda la classe L10 i partecipanti hanno convenuto quanto segue: il CdS offre una preparazione di base per le funzioni di tecnici di biblioteche, tecnici dei musei, assistenti di archivio e di biblioteca, tecnici della pubblicità. I laureati possono inoltre svolgere una qualificata attività professionale nel settore dell'editoria: elaborazione di progetti editoriali; preparazione e revisione linguistica dei testi, progettazione della pagina tradizionale o informatica, redazione di testi pubblicitari. Successivamente ad esperienze pratiche qualificate e all'acquisizione di necessarie conoscenze teoriche e metodologiche, possono ricoprire ruoli professionali in enti pubblici e privati e nei settori dell'organizzazione di attività culturali (anche in enti musicali e teatrali), del giornalismo, dell'associazionismo sociale e politico. L'insegnamento nella Scuola Secondaria di primo e di secondo grado, in ambito linguistico-letterario o storico, è subordinato al conseguimento di una laurea magistrale e dell'abilitazione all'insegnamento, rilasciati ai sensi della normativa vigente.
I partecipanti hanno infine rilevato che, oltre a curare prioritariamente le competenze linguistiche degli studenti nella lingua italiana (lacuna lamentata da più parti), andrebbe incentivata la sinergia con enti e istituzioni locali e regionali allo scopo di potenziare le attività di stage e tirocinio e sarebbe opportuno rafforzare le conoscenze nell'ambito delle digital humanities per favorire l'occupabilità dei laureati in Lettere nei ruoli innovativi della cosiddetta "economia della conoscenza".
Per quanto concerne l’interclasse LM-14/LM-15, i partecipanti hanno convenuto quanto segue: la laurea magistrale interclasse in Filologia classica e moderna completa la formazione dei futuri docenti di materie umanistiche nella Scuola Secondaria, garantendo le condizioni per l'accesso all'abilitazione all'insegnamento. Oltre a questo percorso, il laureato in Filologia classica e moderna può svolgere funzioni di elevata responsabilità in attività connesse ai settori dei servizi e degli istituti di cultura e di ricerca di tipo specifico, sia pubblici che privati; in istituzioni governative e locali nei settori dei servizi culturali e del recupero di attività, tradizioni e identità. Può altresì svolgere funzioni di elevata responsabilità in centri culturali, case editrici, redazioni giornalistiche, come esperto nel trattamento e/o nella produzione di testi. Gli esponenti del mondo della scuola e dell'associazionismo culturale segnalano positivamente l'alto livello della formazione disciplinare impartita nel CdS, in grado di rendere il laureato competitivo nelle selezioni pubbliche e anche nell'impiego presso iniziative scolastiche private. Risultano migliorabili le competenze nell'ambito delle digital humanities, capaci di consentire un proficuo dialogo tra competenze umanistiche e tecnologiche. Un rafforzamento in questa direzione potrebbe favorire l'impiego nei vari ruoli innovativi della cosiddetta “economia della conoscenza”.
Per quanto riguarda la classe LM84 i partecipanti hanno convenuto quanto segue: la denominazione del CdS risulta chiara e indicativa degli obiettivi formativi, che consistono principalmente nell'avviare alla ricerca storica e nel mettere lo studente in contatto con gli strumenti e le istituzioni attraverso le quali una comunità coltiva la sua memoria. Il corso illustra le tecnologie informatiche e telematiche oggi a disposizione del lavoro dello storico, attraverso laboratori di orientamento tra le fonti e gli strumenti presenti in rete e per l'utilizzo delle banche-dati ai fini della ricerca storica. Il quadro delle attività formative, oltre a essere coerente con i risultati di apprendimento attesi, appare innovativo in alcuni settori disciplinari.
I laureati in Ricerca storica e risorse della memoria sono formati per ricoprire ruoli di elevata responsabilità nelle istituzioni governative e locali, nei settori dei servizi culturali e nel recupero delle identità locali, ma anche in istituzioni come archivi, biblioteche, musei, centri culturali, fondazioni con finalità culturali, o in centri studi di ricerca pubblici e privati, nell'editoria specifica e/o connessa con la mediazione della cultura storica o nelle attività connesse ai settori dei servizi e della mediazione interculturale, nonché nella pubblica amministrazione. Da questo punto di vista, nonostante il CdS già consenta agli studenti di compiere stages presso enti del territorio interessati a figure dotate di competenze storiche, viene considerato utile il potenziamento delle sinergie con le istituzioni locali e regionali.

Verbale incontro del 28 giugno 2016

ANNO 2013 - CONSULTAZIONI CON I PORTATORI DI INTERESSE


L-10 LETTERE, LM-14/LM-15 FILOLOGIA CLASSICA E MODERNA E LM-84 RICERCA STORICA E RISORSE DELLA MEMORIA

Il 3 dicembre 2013, il Dipartimento ha organizzato una consultazione con i rappresentanti del mondo del lavoro in seduta plenaria. il Direttore dopo una breve presentazione dei corsi di studio afferenti al Dipartimento di Studi Umanistici, ha sottolineato l'importanza di rafforzare il legame fra l'università e il mondo del lavoro al fine di acquisire suggerimenti su come orientare la formazione degli studenti, che solo in parte troveranno sbocco nell'insegnamento.
Per le Organizzazioni rappresentative del mondo del lavoro, Confindustria e Camera di Commercio erano presenti::
la Responsabile della Formazione per Azienda Net4partners S.r.L di Falconara M.ma, la rappresentante per la Filippetti S.p.A. di Falconara M.ma, il rappresentante per la Confindustria di Macerata, il rappresentante per Simplicissimus Book Farm di Loreto, il rappresentante per la Nuova Simonelli S.p.A- di Belforte del Chienti, il rappresentante per la Camera di Commercio di Macerata, il rappresentante per Communication & Media Manager per Eko Music Group S.P.A. di Montelupone, il rappresentante della Soc. Coop. di Macerata, il rappresentante per ICA di Civitanova Marche, la rappresentante per Meridiana S.r.L. di Urbisaglia.
Gli interventi dei rappresentanti del mondo del lavoro si focalizzano essenzialmente su sette punti fondamentali:
1.    Acquisizione di una solida formazione di base.
2. Abilità nell'uso di competenze logiche elevate.
3. Possesso di competenze elevate relative alla comunicazione, sia orale sia scritta.
4. Importanza di sviluppare una formazione che miri all'acquisizione di abilità relazionali e interpersonali.
5. Necessità di sviluppare, in particolare nell'umanista, spirito di impresa.
6. Acquisizione di strumenti di base, quali le lingue e l'informatica.
7. Necessità di interpretare in modo più efficace l'alternanza scuola-lavoro, con stage e tirocini qualificati, anche all'estero

Verbale incontro in seduta plenaria Dipartimento 3 dicembre 2013