Classe LM-84 - Storia e archeologia per l'innovazione
Corso di laurea magistrale in Storia e archeologia per l'innovazione (LM-84)
Obiettivi formativi
Il corso biennale intende garantire ai suoi laureati l'acquisizione di specifiche abilità professionali e contenutistiche rispetto all’ambito specifico del sapere storico e di quello archeologico, prestando costante attenzione al rapporto tra la pratica della ricerca storica ed archeologica come scienze e la memoria storica come risorsa per l'intelligenza del presente.
Il corso è articolato in due curricula, che condividono un’elevata specializzazione nei saperi caratterizzanti la competenza storica e l’utilizzo delle nuove tecnologie e si differenziano per l’ambito cronologico e per l’attenzione prevalente ad alcune tipologie di fonti:
A: Età antica e archeologia
B: Dal medioevo alla contemporaneità
Di conseguenza, i laureati in Storia e archeologia per l’innovazione condividono una base comune ma acquisiscono un profilo professionale in parte differenziato a seconda del curriculum prescelto.
Sbocchi occupazionali
Gli sbocchi professionali a cui dà accesso diretto il conseguimento della laurea magistrale in Storia e archeologia per l’innovazione sono connessi con le competenze storiche (dall’età antica alla contemporaneità), archeologiche e storico-antichistiche.
Ai fini di una maggiore chiarezza e trasparenza possono fornirsi le seguenti indicazioni dei seguenti ambiti:
a) istituzioni governative ed enti locali nei settori dei servizi culturali e nel recupero delle identità locali; b) istituzioni specifiche, anche autonome, quali ad esempio musei, parchi archeologici, archivi, biblioteche, centri culturali e fondazioni con finalità culturali; c) Imprese private, con ruoli di diverso livello legate alla gestione e valorizzazione del patrimonio culturale per l’ideazione, progettazione e gestione di musei, parchi archeologici, mostre ed altri eventi espositivi, didattica culturale, guide culturali, scavi archeologici, , iniziative di didattica storica e di quanto sia legato alle discipline inserite nei percorso del CdS; d) centri studi di ricerca pubblici e privati; e) editoria specifica e/o connessa con la mediazione della cultura storica; f) pubblica amministrazione, laddove il possesso di una laurea di ambito umanistico sia requisito per l'accesso a ruoli di dirigenza.
Con un’adeguata gestione dei crediti a scelta, i laureati possono prevedere come occupazione l'insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado (elettivamente le classi A-11, A-12, A13, A-19 e A-22), una volta completato il processo di abilitazione all'insegnamento e superate procedure di selezione previsti dalla normativa vigente.